1 settembre 2000


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VELA: La spedizione azzurra a Sydney a due settimane dall'inizio dei giochi


gaibisso-henderson_h.jpg (23022 byte)L'intervista a SERGIO GAIBISSO presidente della Federvela

Nella foto
Sergio Gaibisso con l'amico Paul Henderson, Presidente dell'ISAF

L’Italia è fra le sette potenze della Vela Mondiale, insieme ad Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Olanda, Spagna e Germania, che sono riuscite a qualificare un equipaggio in ogni classe

di Marco Tripoli
Mancano due settimane all’inizio dei Giochi e domani il resto della comitiva azzurra partirà per Sydney. L’Italia è fra le sette potenze della Vela Mondiale, insieme ad Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Olanda, Spagna e Germania, che sono riuscite a qualificare un equipaggio in ogni classe. Un successo da passare già alle statistiche, che non fa sbilanciare però il presidente federale Sergio Gaibisso. <<E’ il momento topico del quadriennio. E’ meglio non azzardare previsioni. Sicuramente il fatto che tutti i ragazzi hanno superato le qualificazioni internazionali vuol dire che programmazione e preparazione sono state fatte bene>>. Quattordici uomini e quattro donne, un terzo dei quali legato alla Sicilia per nascita o per circolo. Addirittura il 100% della nazionale Mistral è composto da atleti del circolo Albaria. (Sensini e Giordano) <<Come presidente federale bisogna essere sempre vicino a tutti, a maggior ragione con gli atleti di un certo livello. Per quanto riguarda la Sicilia è evidente che in quella zona hanno lavorato bene. Ora sarà importante che tutta l’isola faccia sentire il suo calore ai suoi atleti, per spingerli magari verso risultati prestigiosi>>. Puntano in alto Alessandra Sensini, unica medaglia della vela italiana ad Atlanta, i fratelli Bruni (49er), i fratelli Ivaldi (470), ravennati di nascita ma tesserati per un circolo palermitano, e Riccardo Giordano (Mistral), che alla sua seconda Olimpiade punta dritto al podio. Giordano è già a Sydney da dieci giorni, ma fino all’ultimo è stato in bilico nonostante l’ottavo posto nel ranking mondiale Isaf. <<Purtroppo il ranking non conta nulla. Riccardo è stato in forse fino a quando non ha ottenuto i risultati richiesti, cioè ai Mondiali ed Europei. A quel punto sapeva già che sarebbe andato alle Olimpiadi perché se l’è meritato. Io credo molto nelle sue capacità, ma la vela non è uno sport di certezze. Ci sono troppe variabili, dal vento agli avversari, che possono cambiare, rendendo impossibile un pronostico. Basta anche che un avversario ti chiuda in partenza e ogni previsione rischia di saltare>>.