16 novembre 2004


 

 

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WINDSURF

L’HARAKIRI DEL COUNCIL ISAF:
NEIL PRYDE SCELTO AL POSTO DEL MISTRAL ONE DESIGN

Inizia una nuova era per il windsurf olimpico, un’era che però è ben lungi dal decifrare se sarà positiva o irrimediabilmente negativa. L’unico fatto assodato è che il Council si è pronunciato e con 26 voti contro 12 ha dichiarato chiusa la storia olimpica di una tavola versatile e diffusa come il One Design, per aprire con quella probabilmente valida del Neil Pryde RS-X che attualmente non esiste. In ogni caso la classe Mistral con il One Design (che verrà sempre prodotto dalla Cobra) continuerà la propria attività anche senza andare alle Olimpiadi

di Kristian Guttadauro



16 novembre -
La frittata è fatta. Dopo aver preparato le uova nei giorni scorsi con la riunione del Windsurfing Committee, il cuoco pasticcione Paul Henderson, presidente uscente dell’ISAF, ha messo la padella sul fuoco quando l’Event Committee ISAF ha “raccomandato” ufficialmente l’uscita della Mistral dalle olimpiadi con il “progetto Neil Pryde” ed alla fine ha cotto e servito una frittata fumante con i migliori auspici di un fallimento olimpico del windsurf grazie a questa scelta che vede incredibilmente preferire una tavola a vela ed una classe che non esistono.

Peccato, perché se il progetto Neil Pryde RS-X fosse iniziato almeno due anni fa ci sarebbe stato il tempo per produrre, collaudare ed organizzare quanto questa disciplina necessita. Oggi è troppo tardi se si considera che il nuovissimo Neil Pryde RS-X è ancora un prototipo e non è stato prodotto, né diffuso, né si hanno garanzie costruttive e non si conosce realmente che tipo di impatto potrà avere con le esigenze organizzative imposte principalmente dalle regate preolimpiche (vedi percorsi, limiti di vento etc.), dai campionati continentali e mondiali.
Ma tanto che importa? Appena registreremo a Beijing il flop del windsurf, nel 2008 ci penserà il Council ISAF di turno a cancellare definitivamente dal programma olimpico una disciplina che, fatto il suo ingresso a Los Angeles, ha richiamato sempre più appassionati ed atleti in tutto il mondo, sognando una medaglia olimpica, regalandone anche alcune di grandissima importanza sia sportiva che storica, come quelle della francese Merret e di Gal Fridman primo oro olimpico di sempre per i colori israeliani.

Ma questa è la vita, avranno pensato il canadese Henderson e coloro i quali hanno votato per il cambio senza considerare il danno finanziario oltre che sportivo che la loro scelta si accinge a causare.
Il risultato della votazione ha detto che 26 membri del Council hanno preferito la nuova soluzione che verrà prodotta esclusivamente dalla Cobra in Thailandia e la cui organizzazione di classe dovrebbe essere istituita dall’Executive Committee dell’ISAF, così come Henderson aveva chiesto per poi essere lasciata camminare sulle proprie gambe in secondo momento.

Occorre infatti considerare che oggi la tavola non esiste in commercio, non potrà essere diffusa prima del prossimo anno, non può avere praticanti, ed inesorabilmente ferma l’attività di tutti gli atleti che vogliono gareggiare con il windsurf olimpico. Ma quale disciplina olimpica è stata mai bloccata per un motivo simile? Ma siamo sicuri che il reperimento e la qualità delle tavole sarà paritetico per tutte le nazioni? Solo 12 invece i sostenitori del Mistral One Design vecchia tavola ma utile e con una organizzazione di classe di oltre trenta anni. Ma i 26  votanti forse sono ignari degli aspetti contraddittori che hanno contrassegnato questa scelta che rischia di raccogliere dissensi in crescendo, preolimpica dopo preolimpica, anno dopo anno per poi celebrare la fine con le Olimpiadi cinesi dove è probabile che non si riesca a disputare neppure una prova. C’è da chiedersi che scenari si apriranno effettivamente davanti alle federazioni nazionali, ai club, agli allenatori, agli amatori a quei ragazzi che sono cresciuti in questi ultimi mesi sul One Design, ai 174 atleti che si sono confrontati in estate a Nessebar in Bulgaria ad i mondiali giovanili, sognando una futura partecipazione olimpica ed ora dovranno bene che vada cambiare tutto o rinunciare definitivamente.

Sì, perché la tavola olimpica è un nuovo parente della tecnologica Formula Windsurfing (peraltro bocciata nei primi test effettuati sul Garda).
Il Neil Pryde RS-X sarà sì una tavola possibilmente più prestante del Onde Design, ma sicuramente molto meno versatile e molto più esposta come ben si sa a quella “fragilità” di cui un mezzo ipertecnologico può soffrire, sia in sede di costruzione (visto il delicato lavoro alle spalle, anche solo con un minimo difetto alla nascita potrebbe pregiudicarne irrimediabilmente la futura resa) che di manutenzione.
E se già questo è un problema non da poco, cosa vuol dire cambiare tutto un parco tavole per un altro dove un set competo di tavola ed accessori rischia seriamente di costare più di un Laser notoriamente robusto?

In questa nuova e confusa situazione quel che è certo è che la vecchia classe del One Design, l’IMCO continuerà riunendo come una volta attività giovanile MJOD con quella dei più grandi. 
La classe Mistral resterà classe d’interesse dell’ISAF, anche senza status olimpico, per meriti acquisiti ed inconfutabili e soltanto una cessazione della vendita della tavola One Design potrebbe indebolirla ma difficilmente farla morire per la carenza dei requisiti imposti dalla autorità internazionale della vela ISAF.

Insieme con il Neil Pryde RS-X, è stato ammesso tra le classi olimpiche anche il Laser Radial – commenta Vincenzo Baglione, segretario della classe Mistral in Italia – Ma se per questa imbarcazione è stata scelta anche perché ha già una sua ben precisa diffusione e storia alle spalle, la nuova tavola olimpica è una novità in tutti i sensi perché non è un Formula, né l’ibrido testato. Esiste solo un prototipo che si differenzia sia dal Mistral One Design che dal Formula per la deriva e con una limitazione della superficie velica che consentirà difficilmente di trascinare sia gli atleti più pesanti che quelli più leggeri. Al di là dell’aspetto tecnico poi, c’è anche la questione legata all’organizzazione della nuova classe. Comunque vada, dato anche il costo non indifferente date le caratteristiche tecniche, penso anche che non tutti i regatanti del One Design o del Formula passeranno a questa nuova classe. In ogni caso la classe Mistral continuerà l’attività nel mondo incrementando le partecipazioni ai campionati continentali e mondiali dove le selezioni di ammissione saranno meno limitative. Questa tavola sicuramente consentirà ad alcuni atleti del panorama attuale di potere essere competitivi, tuttavia se alle Olimpiadi il mondo del windsurf non è stato rappresentato pienamente prima, continuerà a non esserlo oggi. Ci troviamo davanti ad una tavola estremamente tecnica e mi chiedo quanti amatori potranno sceglierla solo per divertirsi senza regatare”.

Si era partiti così dall’assunto che occorreva cambiare per portare alle Olimpiadi una tavola che fosse il più popolare possibile tra i praticanti in tutto il mondo, ed alla fine si è scelto un prototipo, che dovrà essere vista all’opera con le varie necessità organizzative che una sport come questo comporta. Saranno praticabili per questo tipo di tavola i percorsi classici della vela olimpica che permettevano al windsurf di gareggiare dove regatavano anche le altre classi, quindi con caratteristiche ben precise che più si avvicinano alla vela? Non lo sappiamo ma da oggi, come nuova tavola olimpica, il Neil Pryde RS-X ed i suoi affrettati sostenitori saranno chiamati a garantire anche questo.