Antico Stabilimento

NUOVO LOOK

Lo Stabilimento liberty di Mondello: com'era e com'è. Da un paio d'anni, il bel complesso, uno dei simboli del mare palermitano, è oggetto di un restauro che lo sta salvando dalla inesorabile corrosione che rischiava di danneggiarlo irrimediabilmente.
di Germano Scargiali
U na nuova malta, dall'aspetto durevole, sta restituendo le antiche forme alle colonnine in muratura che sorreggono le balaustre, e sta ricomponendo i pinnacoli e gli altri fregi che caratterizzano l'apprezzabile progetto dell'architetto Giovanni Rutelli, padre dello scultore Mario, autore dei due leoni del Teatro Massimo. Lo Stabilimento Liberty appartiene tutt'oggi alla società Italo-Belga, che lo fece realizzare nei primi anni del secolo e lo inaugurò il quindici luglio del 1913. Fu una costruzione all'avanguardia per quei tempi, al punto che venne realizzata in cemento armato, una tecnica appena sperimentata e dal sapore ancora avveniristico. Come nota Anna Maria Fundarò, nel suo recente lavoro "Mondello cento anni di storia", lo stabilimento disponeva di 265 cabine, "da ognuna delle quali, attraverso una botola si accedeva direttamente al mare, scendendo pochi gradini, e questo non già per motivi di pudicizia, virtù ostentata ma non sempre praticata dalle nostre donne, ma per evitare che i raggi del sole tingessero di bruno la bianca carnagione....." Le hall e le terrazze dello Stabilimento hanno ospitato, nel corso degli anni, innumerevoli manifestazioni, veri e propri galà e iniziative di ogni genere, anche a carattere commerciale, non ultima la sede estiva del ristorante Charleston, rivelatasi un successo. Così, per molti giovani, l'intero complesso viene indicato spesso con questo nome, che, riferendosi al ben noto ritmo musicale degli anni `20, si adatta a pennello alla sua architettura. Nei primi decenni della sua "vita", le doti e le pregevoli caratteristiche del grande stabilimento balneare vennero molto apprezzate al punto che, come ricorda la Fundarò, lo stabilimento divenne luogo frequentato dalla noblesse. Pare vi abbiano soggiornato con piacere molti ospiti illustri, come il principe di Piemonte, divenuto poi re d'Italia, il principe di Pistoia, il duca d'Aosta e l'ultimo re di Spagna, Alfonso. Superati gli anni in cui un uso piuttosto selvaggio destinò le cabine ad un affitto giornaliero a prezzi modici, degradandone un pò l'immagine, lo stabilimento si è avviato decisamente verso una nuova giovinezza. Quest'ultimo restauro, che sta svolgendosi sotto la cura e direzione dell'ingegnere Vicio Castellucci con il parere favorevole della Sovrintendenza ai monumenti, riserva anche una notevole sorpresa. L'intero "look" esterno, rimasto ancorato ad un unico color avorio ed entrato, così, nella memoria storica di tutti i palermitani di oggi, non rispetta né l'originale progetto, né la realtà della sua prima esecuzione. L'intero edificio, che affonda le proprie possenti palafitte nell'acqua di mare, è nato nei vivi e molteplici colori del più classico stile liberty. Le tinte usate ai tempi dell'inaugurazione si rivelarono, però, contrariamente alle solide strutture, troppo sensibili all'ambiente marino e sbiadirono rapidamente. Il profondo restauro in atto restituirà all'edificio il suo aspetto originario. Di recente la parte più estesa della struttura, composta dai due grandi bracci che si protendono sul mare, è stata destinata ad un grande club, che svolge la propria attività con una doppia vocazione, rivolgendosi, cioè, sia allo sport che al turismo. Si chiama Mondello Euroyachting Club ed offre ai propri iscritti, oltre alla possibilità di soggiornare nelle amene e soleggiate terrazze, l'uso di spogliatoi, palestra, sauna, più la possibilità di praticare molte attività sportive fra le quali windsurf, vela, catamarano, canoa, nuoto, immersione subacquea, vela d'altura, beach-volley, aerobica, tennis. Sotto il profilo turistico è possibile prenotare escursioni a mare e a terra in bus navetta. Il club, gestito direttamente dalla Immobiliare Italo Belga, nel rispetto delle principali Federazioni sportive, è anche dotato di un centro radio dedicato al diporto nautico e di una sala di pronto soccorso interamente attrezzata. Grazie a tale attività la Società Italo-Belga è riuscita ad utilizzare la stuttura per tutto l'anno con i vantaggi derivanti anche da un'ininterrotta manutenzione. A progettare e dirigere le attività del nuovo centro balneare-turistico-sportivo sono stati chiamati due personaggi molto noti dello sport italiano: Vincenzo Baglione e Vincenzo Pottino, esperti di vela e windsurf ed abili organizzatori. L'intera struttura dello stabilimento si è dimostrata, inoltre, particolarmente versatile nel trasformarsi in "quartier generale" di grosse regate veliche che si svolgono nel mare di Mondello. Fra queste la principale è il Windsurf world festival che ha luogo, con cadenza annuale, nel cuore della primavera.