Scuola di Vela

Caprera festeggia i suoi 30 anni di vela


di Germano Scargiali
T anti ne sono passati da quando, nell'aprile del 1967, ne venne annunciata la fondazione, da parte della Lega Navale di Milano e del Touring Club Italiano. Da allora, il successo segue ininterrottamente le vicende della scuola, che ha avuto modo di creare migliaia di velisti e di perfezionarli, al punto che molti di loro vi sono tornati, poi, come maestri. Fra i grandi nomi del mondo velico, che sono passati da Caprera, si ricordano quelli di Cino Ricci, Doi Malingri, Ida Castiglioni ed Enrico Contreas. Ma non mancano fra gli allievi, nomi famosi in altri ambienti, come quelli di Piero Ottone, Luca Goldoni e Gian Maria Volontè. Adesso, dal primo al quattro maggio, sarà festa sull'isola, per celebrare degnamente la ricorrenza. Risolvere tutti i problemi tecnici e logistici, che erano alla base della creazione e del buon funzionamento della scuola, non fu certo facile. Non è un mistero che la prima ispirazione provenne dalla Francia e, più esattamente dai Glenans, gli isolotti a largo della Bretagna dove era stata creata nel 1947 una scuola di vela impostata sulla disciplina marinara e sulla formazione del carattere del velista. Alcuni appassionati che avevano frequentato con soddisfazione quei corsi e ne avevano interpretato positivamente lo spirito, portarono a Milano un filmato, che venne proiettato nell'auditorium del grattacielo Pirelli. Fu allora, nella primavera del `65, che nacque l'idea. Il posto venne individuato da Vittorio di Sambuy nell'isola di Caprera, fra Punta Coda e Porto Palma, dove esistevano dei vecchi insediamenti della Marina. Fu questa la prima scelta vincente, perché oltre alla sua struggente bellezza, quell'angolo di costa offrì subito un'ottima ospitalità alle barche, e a tutto ciò che era necessario allo spartano, ma funzionale villaggio velico. Marco Notarbartolo, allora presidente della Lega Navale di Milano, mise a disposizione le proprie conoscenze nell'ambiente della Marina, che ebbe la lungimiranza di rilasciare subito la concessione. Franco Brambilla, presidente del Touring Club, fu altrettanto abile nel reperire il finanziamento. Tuttora, Lega Navale Milano e Touring si dividono la gestione della scuola. I due enti hanno fondato una società di gestione nella quale è entrata da poco, come terzo componente, l'Associazione Allievi di Caprera. Gli iscritti a questa Associazione, che compie a sua volta 27 anni di vita, sono 2500, suddivisi in soci allievi e soci istruttori e si è assunta il compito di fornire la maggior parte dei maestri, elemento vitale del meccanismo che assicura la sopravvivenza della scuola. Ai Vaurien ed ai Mousquetaire, usati in un primo tempo dal Centro caprerino, che li rese famosi in Italia, si sono sostituite di recente derive e piccoli cabinati moderni. Oggi l'intero complesso può ospitare 190 allievi, che utilizzano contemporaneamente 70 imbarcazioni. Ai corsi di iniziazione si affiancano quelli di perfezionamento. Gli iscritti sono di regola felici di diventare "caprerini" e di sottoporsi alla dura disciplina del luogo, della cui severità, spesso racconteranno per anni gli episodi più coloriti. Su tutto prevale, però la gratitudine nei confronti della scuola, che ha insegnato loro a condurre una barca a vela in giro per il mare.