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TRIATHLON A CEFALU’

BELANDI VINCE DAVANTI A PALMUCCI E WIDMAN

Trionfo della palermitana MONICA TARDO nella classifica femminile

Cefalù ed i suoi turisti hanno conosciuto il grande triathlon, uno sport non ancora popolare, ma dai sicuri effetti spettacolari. Per tutta una settimana, dall’atmosfera semifestiva, gli instancabili protagonisti si sono impegnati in continui allenamenti, hanno inforcato bici coloratissime, inerpicandosi lungo le vicine strade montane, hanno nuotato a mare ed in piscina, hanno corso, con l’aria da maratoneti, attraverso le strade della cittadina normanna ed i suoi dintorni. Poi, nel pomeriggio pasquale, si sono affrontati nella loro dura e variegata competizione. Li chiamano iron men, uomini di ferro e non hanno torto: come affrontare di seguito nuoto, ciclismo e corsa di fondo, senza essere fatti di ferro? E non dimentichiamo che ci sono, anche, alcune iron women, le quali, altra sorpresa, non perdono neppure, di regola, la propria dose di gentilezza femminile.

Una Pasqua insolita, quindi, quella cefaludese, che ha avuto per primattori alcuni dei giganti di questa nuova specialità, ospiti del club Kalura sport, che ha curato meticolosamente tutta l’organizzazione. Nuoto a mare per km 1,5, corsa ciclistica per km 40, gara podistica km 10: questa la ricetta con cui il triathlon ha vinto, a partire da Sidney, la propria scalata al programma olimpico.

LA GRANDE

MACCHINA DEL TRIATHLON

Per tenere a "bada" i 70 concorrenti di una gara complessa come il Triathlon per le strade di Cefalù e dintorni e garantirne il successo, che è arrivato puntuale, attorno al Kalura Sport si è costituita una notevole solidarietà organizzativa. Il sindaco Simona Vicari ha voluto dare di persona il via ai partecipanti. Si è calcolato che oltre 8000 persone hanno assistito alla competizione, che è stata seguita dalla stampa locale e nazionale, oltre che da Rai e network vari. L’emittente radio Crm ha seguito in diretta la gara con 6 speaker lungo il percorso coordinati da Pino Simplicio con la partecipazione del direttore del notiziario giornalistico Mario Lombardo.

Associazioni sportive, club, palestre e tanti giovani di Cefalù hanno collaborato da volontari. "Tanto entusiasmo ha superato ogni previsione" - ha detto Gerrit Curcio, presidente del Kalura Sport, ideatore e motore dell’organizzazione - "ma il mio intendimento è quello di promuovere il più possibile la collaborazione fra le associazioni locali".

A patrocinare la manifestazione, oltre al Comune di Cefalù ed alla Provincia di Palermo, è intervenuto l’Ente parco delle Madonie, che Massimo Belli, neo presidente, vuole portare sempre più verso compiti propositivi.

Hanno collaborato tre società sportive cefaludesi: Joging center di Pietro Saia, un podista locale, Atletic center di Susy ed Angela Olvback, gemelle svedesi, campionesse mondiali di wushù e nazionali di aerobica, e Vela club Cefalù, che ha curato con i propri velisti, coordinati da carlo Bruno, la posa delle boe e l’assistenza a mare.

La Protezione civile ha impegnato 30 uomini e 2 ambulanze lungo il tracciato. Polizia di stato, Polstrada, Carabinieri e Vigili urbani di Cefalù hanno fornito il proprio indispensabile supporto.

LA CRONACA

Una grande prestazione dei due migliori atleti italiani, Stefano Belandi e Danilo Palmucci, che hanno chiuso la gara ai primi due posti, davanti ai titolati tedeschi Widman, Klump e Lautenbacher, i quali non si erano dati, certamente, sconfitti in partenza, ha esaltato il contenuto agonistico della competizione. Il milanese Belandi, uomo di punta azzurro, è stato il dominatore della classifica. Ha fornito la prima prova di forza già nella gara di nuoto, sbucando dall’ acqua quasi in contemporanea con il titolato nuotatore tedesco Chris Wandratsh, ben conosciuto a Cefalù per aver vinto più d’una volta la gara estiva di fondo ed adattatosi non male al ruolo di triathleta. Belandi era già primo al controllo, ha eseguito un impeccabile cambio di tenuta in tempo record, iniziando tutto solo a pedalare sulla propria bici. Nel corso della gara ciclistica, l’italiano ha subito il più duro attacco da parte di Uwe Widman, presentatosi, già alla vigilia, come il più in forma dei tedeschi, deciso, fra l’altro, a rappresentare la Germania ai prossimi giochi. Al traguardo ciclistico Widman si è presentato in testa, ma Belandi non ne aveva perso il controllo e, nella corsa a piedi, non ha tardato a riacciuffarlo, infliggendogli un ragguardevole distacco. 2 h 1’ 44" il tempo del vincitore.

Il protagonista del gran finale podistico è stato, però, il generoso romano Danilo Palmucci, già protagonista di un lungo inseguimento, dopo esser caduto, quasi in partenza, nella gara ciclistica. Nella seconda parte della gara di corsa, quando il traguardo finale sembrava intravedersi, Palmucci ha superato anche lui Widman, infliggendogli 8 secondi di distacco e giungendo a 41" dal vincitore. Il metro del livello di questa competizione, che contribuisce ad alimentare le speranze azzurre in vista di Sidney 2000, è fornito anche dal valore del quarto classificato Mathias Klump, accreditato del titolo europeo e di un secondo ai mondiali. I tedeschi, insomma, non sono neppure gli ultimi arrivati a livello assoluto. Al quinto posto l’altro nazionale teutonico Rolf Lautenbacher ed onorevole sesto per il veronese Marco Marchese. 7° ed 8° posto per gli altri due teutonici Kremll e Mutscheller, 9° e 10° per gli altri due italiani Marco Damiani ed Erik Lanzoni, un atleta delle Forze armate di Roma, in gara con una folta rappresentativa.

Primo dei siciliani, il palermitano Massimiliano Lo Curto dell’ Iron team, giunto quattordicesimo, davanti al sempre rispettabile Wandratsch.

Fra gli juniores, un grande 19° posto di Yari Caveduri delle FF AA di Roma ed onorevole 47° del quasi esordiente e più giovane cefaludese Mauro Maggio, protagonista di una generosa gara, quasi in coppia con il compagno di squadra Filippo Macaluso, altro giovanissimo alfiere del Kalura sport. giunto 2 posti dietro di lui.

Dura e ventosa, persino con un breve piovasco, del resto, la giornata, che ha visto anche vari ritiri, fra cui quello del più noto atleta ed allenatore del Triathlon isolano Giuseppe Strano di Palermo. Altri due vincitori di categoria sono stati lo svizzero Klaus Bruder fra i master e l’italiano Massimiliano Ellena (13° assoluto) delle FF AA fra i senior.

 

LA BELLA GARA DELLA TARDO

 

La star del triathlon palermitano Monica Tardo, del club Nadir, seconda nel ranking nazionale italiano, ha avuto modo di esibirsi in un’ ottima prova, balzando in testa della classifica femminile già nella prima prova, la gara di nuoto, che l’ha vista uscire dall’acqua al 15° posto tra gli uomini. Poi, dopo il precoce ritiro della campionessa tedesca Susy Niemayer, di assoluto valore europeo, incappata in una caduta dalla bici "mai successo prima", - ha dichiarato - dopo essere stata protagonista di un cattivo avvio, la Tardo è rimasta sola in testa a confrontarsi con se stessa e con il grande gruppo degli uomini, fra i quali è giunta 16ma a pochi metri da Wandratsch. La prova, fra gli applausi del pubblico, ha confermato la notevole tenuta di quest’atleta e l’equilibrio nelle 3 specialità, anche se all’arrivo ha dichiarato di aver sofferto nella gara ciclistica ed anche in quella di nuoto, per il mare agitato.

Con oltri 9’ di ritardo, è giunta la tedesca Katrin Schultze, seguita dalle italiane Elaine Bocchini, Mariella Bighelli e dalla statunitense Nadine Salvinsky, che si trovava a Cefalù per turismo e si è iscritta, dimostrandosi una vera e valida triatleta, anche se un po’ su di peso.


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